Venerdì   9  Settembre, presso la Camera di Commercio di  Benevento, si è riunita,  per la prima volta per la campagna vendemmiale 2011,  la Commissione  dei prezzi delle uve e dei vini.  In primis,   tutti i componenti della Commissione hanno rivolto un caloroso saluto al  Presidente Masiello  esprimendo i migliori auguri affinché possa tornare al più presto al suo lavoro istituzionale.
           Per quanto riguarda la Commissione  è bene ricordare, ancora una volta,  che il  suo lavoro  consiste  nel rilevare  i prezzi di  commercializzazione delle uve  a seguito di regolari transazioni  praticate sia direttamente dai  componenti della commissione  o  indirettamente attraverso la  consultazione di conformi contratti stipulati  tra i  produttori   di uve  e le ditte  acquirenti  e/o intermediari, quindi, la commissione nel modo più assoluto non intende condizionare minimamente  il mercato,  ma ha il solo scopo  di   rendere trasparente    quello che  accade intorno alla commercializzazione delle  uve.
           Nel corso della seduta, in attesa di ricevere dati concreti per la presente campagna di commercializzazione, tutti i componenti della commissione hanno convenuto  che l’attuale campagna vendemmiale sarà  caratterizzata da una riduzione di produzione che, per alcune tipologie di uve potrebbe essere sensibile ( la Falanghina, per esempio). Una diminuzione dell’offerta generata, soprattutto,  dall’andamento climatico di quest’ultimi 20 giorni ( molto caldo) che ha alleggerito i grappoli, nonché  dalla massiccia adesione, per il 2011,  alla "Vendemmia Verde"  ovverosia alla misura di mercato varata dalla Regione alla quale parecchie aziende  con uve a denominazione hanno optato.  Alle  concause  di cui innanzi che produrranno sicuramente  una riduzione dell’offerta si  associa  un’ ottima  qualità  per tutte  le tipologie di uve , in particolar modo per l’Aglianico,  il che  fa  pronosticare sicuramente un aumento del prezzo delle uve   dal 15 al 25 % rispetto ai prezzi  praticati nell’annata 2010. Certo  che l’aumento pronosticato non sarà soddisfacente, considerata la diminuzione della resa,  ma è comunque  un  segnale positivo che fa auspicare  in una ripresa del comparto su tutta la filiera.