8 Luglio 2010
Manifestazione COLDIRETTI contro il falso “Made in Italy”

Avevamo ragione ad essere preoccupati per il latte estero che diventa “magicamente” sannita. Il giorno 6 alle ore 17,10 al valico del Brennero è stato fermato dagli allevatori Coldiretti, tra cui anche una folta delegazione sannita, una cisterna di 26.000 litri di latte di provenienza tedesca diretta ad un caseificio di Moiano nella nostra provincia, mentre il prezzo del latte pagato ai nostri allevatori continua a scendere. Ad annunciarlo è Auriemma, direttore della Coldiretti Sannita che ricorda l’impegno dei produttori sanniti presenti al Brennero e al porto di Salerno per difendere il vero Made in Italy alimentare dal rischi di inganni e contraffazioni che valgono 60 miliardi di euro in Italia e all’estero, proprio nei giorni dello scandalo della mozzarella blu, che Coldiretti ha esposto a Montesarchio ospitando gli equipaggi della riedizione della storica Milano-Taranto delle moto d’epoca. L’iniziativa che ha consentito di mettere allo scoperto le importazioni estere di prodotti alimentari che ingannano i produttori si è svolta in tutt’Italia; al porto di Bari i coltivatori della Coldiretti sono andati all’arrembaggio di due navi che trasportavano 27 milioni di chili di grano extracomunitario destinato a produrre pasta italiana mentre ad Ancona i coltivatori esterefatti hanno visto sbarcare addirittura venti tonnellate di pasta "italiana" fatti in Grecia da una famosa marca oltre a pesche sciroppate col nome di una famosa città campana, olio d’oliva ellenico diretto in Toscana, aceto di vino in viaggio per Modena. Sul litorale romagnolo una motonave di produttori agricoli ha pattugliato il mare antistante il porto di Ravenna, che con 800 mila tonnellate di prodotti agricoli e 1.800.000 tonnellate di prodotti agro-alimentari è un altro dei principali punti dell’import alimentare italiano. Decine i camion controllati a Salerno con l’ausilio della Guardia di Finanza che hanno posto in essere verifiche di conformità e di corretta etichettatura. In particolare si potuto verificare che alcune conserve in transito provenienti dalla Sicilia non riportassero alcuna indicazione circa l’origine della materia prima, sicuramente non italiana. A Salerno - spiega la Coldiretti - l’obiettivo degli allevatori e coltivatori sono le migliaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli e di concentrato di pomodoro cinese che sbarcano in Italia a danno dei prodotti campani. A conclusione delle prime due giornate ai valichi di frontiera del Brennero e del Frejus sono stati scoperti quasi 15mila cosce di maiale provenienti dai Paesi del Nord Europa e destinati a diventare prosciutti italiani, milioni di litri di latte dalla Germania diretti verso stabilimenti per essere confezionati e trasformati come formaggi Made in Italy, ma anche pesto tedesco da “nazionalizzare”, mele argentine e kiwi cileni. Decine di auto civetta hanno seguito i carichi piu’ inquietanti fino a destinazione per scoprire cosce di maiale diretti a Langhirano nella patria del prosciutto o mele argentine destinate a Verona, ma anche mozzarelle dirette in Campania mentre gran parte del latte prendeva la strada dei principali stabilimenti della Lombardia dove si produce il 40 per cento del latte italiano. Il risultato è che - precisa la Coldiretti - due prosciutti su tre venduti come italiani sono provenienti da maiali allevati all'estero, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. Per questo va sostenuta in Parlamento l’approvazione del disegno di legge sull'etichettatura obbligatoria di origine degli alimenti che al Senato e' già stato ampiamente condiviso' sia in commissione Agricoltura che in Aula. Un segnale incoraggiante, secondo Masiello presidente della Coldiretti sannita, è appena arrivato dal Parlamento Europeo che, sotto il nostro pressing, ha votato finalmente a favore dell’obbligo di indicare il luogo di origine/provenienza per carne, ortofrutticoli freschi e appunto prodotti lattiero caseari. Per l’Italia - continua la Coldiretti - significa anche valorizzare il vero Made in Italy in una situazione in cui negli ultimi anni con la mobilitazione a favore della trasparenza dell'informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva ma ancora molto resta da fare con l’etichetta che è anonima per circa la metà della spesa: dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta.

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

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  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
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  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
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