Il 2 luglio scorso si è tenuta presso l’assessorato all’agricoltura della Regione Campania una riunione sulla disciplina tecnica degli effluenti zootecnici e sull’aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati. Nell’ambito dell’incontro si è tornati a discutere della nuova bozza di regolamento, successiva a quella del 31 maggio u.s., anche perché entro fine luglio tale regolamento deve essere approvato in Giunta Regionale. Successivamente si procederà ad elaborare l’allegato tecnico attraverso un lavoro che vedrà impegnate le Organizzazioni Professionali agricole insieme alla struttura regionale. "I risultati di questa riunione - commenta Lorenzo Urbano responsabile settore zootecnia della Coldiretti Benevento - sono stati più che soddisfacenti e sono andati nella direzione di una semplificazione utile per gli allevatori".
Le principali novità riguardano: l’art. 2 - Definizioni: Trattamento qualsiasi operazione compresa la digestione anaerobica al fine di migliorare la loro utilizzazione agronomica. Quindi in base a ciò il materiale che fuoriesce da un impianto di biodigestione viene a tutti gli effetti considerato materiale che si può spandere e sul quale vigono le regole poste dalla disciplina dei reflui zootecnici.
L’art. 5 - Divieti di utilizzazione dei liquami, oltre al divieto allo spandimento che resta, è passato un importante principio riguardo alla richiesta di deroga, qualora ci siano delle motivazioni, che deve essere fatta dalle OOPP agricole;
L’art. 10 - Caratteristiche tecniche dei contenitori per lo stoccaggio dei liquami, al comma 3 si è apportato una buona modifica, con il riferimento allo strato di impermeabilizzazione che può essere naturale e/o artificiale. Al comma 5 si è passati dai 10 anni ai 20 anni per la verifica dei contenitori di liquami.
L’art. 22 – Registro utilizzazione degli effluenti e 23 – Trasporto, si è proceduto ad un importante operazione di semplificazione per gli allevatori. Si tratta della vidimazione del registro di utilizzazione degli effluenti, che può essere fatta anche dai CAA (e non più soltanto dal Comune) e si deve fare ogni 5 anni. E in fase di trasporto ci vuole solo una copia del documento di trasporto che deve essere compilato a cura del trasportatore e la registrazione dell’operazione sul relativo registro deve essere fatta entro una settimana dall’operazione stessa. Importante è la comunicazione che va fatta al comune preventivamente (fondamentale è la tenuta corretta ed aggiornata del fascicolo aziendale).
L’aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati è stato un altro argomento affrontato nel corso della riunione e andrebbe fatta ogni quattro anni, ma in regione Campania come noto oggi vige ancora la delibera del 2003 con la rappresentazione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola per una superficie di circa 140 mila kmq. Alcune aree che prima erano considerate vulnerabili ai nitrati di origine agricola, ad esempio l’areale dei fiori tra Napoli e Salerno oggi non risulta più esserlo, oppure la zona di Puglianello e San Salvatore Telesino che prima era zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola ed oggi non lo è più.
4 Luglio 2012
LA DISCIPLINA TECNICA DEGLI AFFLUENTI ZOOTECNICI E L’AGGIORNAMENTO DELLE ZONE VULNERABILI AI NITRATI AL CENTRO DI UNA RIUNIONE PRESSO L’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE CAMPANIA