Manca soltanto il si del Consiglio regionale e l’attesa legge sulla filiera corta in Agricoltura sarà operativa a tutti gli effetti. Tale provvedimento promuove i prodotti agricoli della Campania e prevede il divieto assoluto per gli organismi geneticamente modificati. Il via libera al provvedimento è arrivato nella mattinata di venerdì 29 aprile dalla Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania. Esso punta al rilancio dell’agricoltura campana attraverso la promozione dei prodotti locali. Nel testo sono previste anche sanzioni per quelle società che gestiscono la ristorazione pubblica in Campania e somministrano Ogm. Chi si occupa del menù per ospedali e mense scolastiche o universitarie deve utilizzare prodotti agricoli della Campania in miosura superiore al 50 per cento. In caso di violazione accertata, sono previste sanzioni comprese tra i 10 mila ed i 30 mila euro. La normativa prevede, inoltre, agevolazioni per ristoratori e imprenditori alberghieri che utilizzano lavorazioni tipiche locali e che possono ottenere una riduzione dell’Irap dell’1 per cento. E’ previsto inoltre l’obbligo per i Comuni di destinare aree all’attività di farmer’s market, conosciuta come vendita a chilometro a zero e di assegnare almeno il 20 per cento dei posteggi agli imprenditori agricoli dediti al commercio diretto dei propri prodotti. L’articolo 6 della legge obbliga i centri commerciali a commercializzare tra i prodotti agroalimentari almeno il 30 per cento di produzioni e lavorazioni campane, pena la sospensione dell’attività di vendita per un periodo di trenta giorni.
2 Maggio 2011
FILIERA CORTA IN AGRICOLTURA, C’E’ IL SI DELLA COMMISSIONE REGIONALE