L'importante attività di controllo svolta dai Nas deve essere accompagnata da misure strutturali come l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti ritenuta importante dal 71% dei cittadini europei secondo Eurobarometro, di fronte ad una emergenza che ha già coinvolto quasi duecento confezioni di prodotti a base di carne in 24 diversi Paesi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l'azione dei Nas che ha portato ad individuare la presenza di carne di cavallo nei tortelli venduti in un ipermercato di Como ed al sequestro di una intera partita di carne. Lo scandalo della carne di cavallo ha messo in evidenza - sottolinea la Coldiretti - l’esistenza di un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti. Un meccanismo che - precisa la Coldiretti - rende difficile risalire all’origine delle contaminazioni sia per le multinazionali che per le piccole aziende, che dovrebbero invece valutare concretamente l’opportunità di risparmiare sui trasporti per acquistare prodotti locali che offrono maggiori garanzie di qualità e sicurezza alimentare. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg ben il 65 per cento degli italiani si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16 per cento da quello della distribuzione commerciale e appena il 9 per cento da uno industriale.
7 Marzo 2013
CARNE CAVALLO: IL 71% DEI CITTADINI VUOLE L’ETICHETTA