In virtù della prossima PAC (Politica Agricola Comune) 2014/2020 occorre imparare di nuovo a fare gli agricoltori con due obiettivi: aumentare la produttività per sfamare il mondo e migliorare le tecniche per una agricoltura più sostenibile come ci chiede la società. Solo gli agricoltori aggregati avranno la possibilità di affrontare le sfide dei prossimi anni.
E’ quanto emerso dal convegno: "La zootecnia nella riforma della politica agricola comune 2014/2020" organizzato dalla Coldiretti Benevento nell’ambito della 39.ma edizione della Fiera di Morcone.
I lavori del convegno, coordinati dal direttore della Coldiretti sannita Giuseppe Brillante, hanno preso il via con i saluti del vice sindaco di Morcone Ester D’Afflitto e del presidente del Centro Fiere di Morcone Ferdinando Pisco che hanno ringraziato la Coldiretti sannita per aver organizzato anche quest’anno il tradizionale convegno su temi attuali del mondo agricolo.
Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ha anticipato i contenuti della PAC 2014/2020 che dovrà essere definitivamente approvata entro marzo 2013 ed entrerà in vigore il 1 gennaio 2014. Una PAC che in sostanza vuole rispondere alle sfide future che sono economiche ambientali e territoriali. "L’agricoltura - ha spiegato Frascarelli - deve produrre più cibo in una situazione di volatilità dei prezzi e di crisi economica. L’agricoltura è fondamentale dal punto di vista ambientale ma è anche importante per il territorio. Le due parole chiavi della PAC - ha precisato Frascarelli – sono competitività (capacità di stare sul mercato) e beni pubblici (remunerazione ai beni non pagati dal mercato). Sull’ambiente la PAC continuerà a dare agli agricoltori un sostegno. La zootecnia che produce più beni pubblici sarà premiata in futuro". Frascarelli ha poi sottolineato che la vera novità di questa riforma è il pagamento verde (greening) e che la PAC deve essere destinata prevalentemente agli agricoltori attivi cioè a coloro che fanno veramente agricoltura.
"Dai regolamenti della nuova PAC - ha affermato il direttore della Coldiretti Giuseppe Brillante – ci attendiamo una forte decisione in favore della semplificazione e della certezza dei tempi di erogazione dei sostegni. Una nuova agricoltura può nascere solo se anche la società riconosce il ruolo strategico, non solo economico, dell’imprenditore agricolo e della sua attività in favore del territorio".
Vito Amendolara, consigliere per l’agricoltura del presidente della Giunta Regionale, ha esordito dicendo che "la Regione Campania è la prima nel Sud per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi del PSR". "In provincia di Benevento - ha annunciato Amendolara - arriveranno 8 milioni di euro a valere sulla misura 211 del PSR (indennità compensativa) e con la misura 144 relativa ai tabacchicoltori, 7 milioni e mezzo di euro riguarderanno 1200 beneficiari. Se erogando questi soldi - ha aggiunto Amendolara - non attrezziamo il territorio si rischia di non far diventare competitiva l’impresa agricola". E sulla PAC Amendolara ha detto: "I capi di stato e di governo ancora non si sono messi d’accordo sul bilancio comunitario e quindi non sappiamo qual’ è la posta che andrà alla PAC. Quest’ultima non è strategica per l’agricoltura del nostro Paese, ma è strategica per il Paese, per la società, per il territorio. Dobbiamo produrre di più legando questa produzione al territorio esaltando così le nostre peculiarità". Amendolara ha fornito anche un dato e cioè che in provincia di Benevento sono 600 i giovani che si sono insediati in agricoltura. "L’agricoltura - ha concluso Amendolara - rappresenta la grande opportunità con cui discutere per favorire lo sviluppo del territorio".
Le conclusioni del convegno sono state affidate al vice presidente nazionale della Coldiretti Gennaro Masiello. "Abbiamo colto le novità e la nuova impostazione della PAC - ha spiegato Masiello - ora dovremmo saper difendere il budget come Paese Italia. Oggi abbiamo bisogno di cooperative ed associazioni che sappiano gestire il territorio. La PAC - ha rimarcato Masiello - deve andare soltanto agli agricoltori che vivono di agricoltura, ai veri imprenditori agricoli professionali. Quando si arriva al mercato il produttore non può svendere il suo prodotto come può fare chi invece vive di altro. Oggi l’agricoltura è molto debole nei confronti del mercato ma dovrà reagire rafforzando il rapporto diretto con i consumatori e puntando sulla distintività di cibo di cui il nostro Sannio è sovrabbondante. Solo in questo modo possiamo ottenere potere contrattuale. In questi territori - ha concluso Masiello - se vogliamo vincere la sfida del mercato dobbiamo camminare tutti nella stessa direzione e solo così possiamo dare un futuro diverso alle nuove generazioni".
In virtù della prossima PAC (Politica Agricola Comune) 2014/2020 occorre imparare di nuovo a fare gli agricoltori con due obiettivi: aumentare la produttività per sfamare il mondo e migliorare le tecniche per una agricoltura più sostenibile come ci chiede la società. Solo gli agricoltori aggregati avranno la possibilità di affrontare le sfide dei prossimi anni.
E’ quanto emerso dal convegno: "La zootecnia nella riforma della politica agricola comune 2014/2020" organizzato dalla Coldiretti Benevento nell’ambito della 39.ma edizione della Fiera di Morcone.
I lavori del convegno, coordinati dal direttore della Coldiretti sannita Giuseppe Brillante, hanno preso il via con i saluti del vice sindaco di Morcone Ester D’Afflitto e del presidente del Centro Fiere di Morcone Ferdinando Pisco che hanno ringraziato la Coldiretti sannita per aver organizzato anche quest’anno il tradizionale convegno su temi attuali del mondo agricolo.
Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ha anticipato i contenuti della PAC 2014/2020 che dovrà essere definitivamente approvata entro marzo 2013 ed entrerà in vigore il 1 gennaio 2014. Una PAC che in sostanza vuole rispondere alle sfide future che sono economiche ambientali e territoriali. "L’agricoltura - ha spiegato Frascarelli - deve produrre più cibo in una situazione di volatilità dei prezzi e di crisi economica. L’agricoltura è fondamentale dal punto di vista ambientale ma è anche importante per il territorio. Le due parole chiavi della PAC - ha precisato Frascarelli – sono competitività (capacità di stare sul mercato) e beni pubblici (remunerazione ai beni non pagati dal mercato). Sull’ambiente la PAC continuerà a dare agli agricoltori un sostegno. La zootecnia che produce più beni pubblici sarà premiata in futuro". Frascarelli ha poi sottolineato che la vera novità di questa riforma è il pagamento verde (greening) e che la PAC deve essere destinata prevalentemente agli agricoltori attivi cioè a coloro che fanno veramente agricoltura.
"Dai regolamenti della nuova PAC - ha affermato il direttore della Coldiretti Giuseppe Brillante – ci attendiamo una forte decisione in favore della semplificazione e della certezza dei tempi di erogazione dei sostegni. Una nuova agricoltura può nascere solo se anche la società riconosce il ruolo strategico, non solo economico, dell’imprenditore agricolo e della sua attività in favore del territorio".
Vito Amendolara, consigliere per l’agricoltura del presidente della Giunta Regionale, ha esordito dicendo che "la Regione Campania è la prima nel Sud per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi del PSR". "In provincia di Benevento - ha annunciato Amendolara - arriveranno 8 milioni di euro a valere sulla misura 211 del PSR (indennità compensativa) e con la misura 144 relativa ai tabacchicoltori, 7 milioni e mezzo di euro riguarderanno 1200 beneficiari. Se erogando questi soldi - ha aggiunto Amendolara - non attrezziamo il territorio si rischia di non far diventare competitiva l’impresa agricola". E sulla PAC Amendolara ha detto: "I capi di stato e di governo ancora non si sono messi d’accordo sul bilancio comunitario e quindi non sappiamo qual’ è la posta che andrà alla PAC. Quest’ultima non è strategica per l’agricoltura del nostro Paese, ma è strategica per il Paese, per la società, per il territorio. Dobbiamo produrre di più legando questa produzione al territorio esaltando così le nostre peculiarità". Amendolara ha fornito anche un dato e cioè che in provincia di Benevento sono 600 i giovani che si sono insediati in agricoltura. "L’agricoltura - ha concluso Amendolara - rappresenta la grande opportunità con cui discutere per favorire lo sviluppo del territorio".
Le conclusioni del convegno sono state affidate al vice presidente nazionale della Coldiretti Gennaro Masiello. "Abbiamo colto le novità e la nuova impostazione della PAC - ha spiegato Masiello - ora dovremmo saper difendere il budget come Paese Italia. Oggi abbiamo bisogno di cooperative ed associazioni che sappiano gestire il territorio. La PAC - ha rimarcato Masiello - deve andare soltanto agli agricoltori che vivono di agricoltura, ai veri imprenditori agricoli professionali. Quando si arriva al mercato il produttore non può svendere il suo prodotto come può fare chi invece vive di altro. Oggi l’agricoltura è molto debole nei confronti del mercato ma dovrà reagire rafforzando il rapporto diretto con i consumatori e puntando sulla distintività di cibo di cui il nostro Sannio è sovrabbondante. Solo in questo modo possiamo ottenere potere contrattuale. In questi territori - ha concluso Masiello - se vogliamo vincere la sfida del mercato dobbiamo camminare tutti nella stessa direzione e solo così possiamo dare un futuro diverso alle nuove generazioni".